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Il progetto riguarda la riqualificazione e il completamento di un padiglione di due piani, parte dell'Ospedale di Melzo.

Il programma prevede l'insediamento dei laboratori analisi e la morgue, attività molto diverse fra loro, che hanno condizionato fortemente la definizione degli spazi interni e la composizione del volume architettonico.

Un percorso in leggero declivio nel giardino conduce al piazzale ipogeo, dove si accede alla morgue.

Questo spazio aperto, ha un forte legame con l'elemento verde che lo circonda e diventa un primo luogo di raccoglimento per i dolenti.

Al piano rialzato, si trovano i laboratori di analisi, collegati all'ospedale da percorsi interni.

L'involucro dell'edificio è realizzato in lastre forate di corten che rendono possibile un ombreggiamento controllato degli ambienti. Il disegno libero delle aperture e dei fronti contrasta con la rigida partitura delle alte facciate dell'ospedale, che gli fanno da sfondo.

La scelta di utilizzare il corten è legata alla sua natura di materiale in divenire, alle sue cromie e ai suoi toni caldi.

 

Foto di Michele Nastasi